fuori sacco L'uomo, le societˆ, le istituzioni Campana, una scuola diversa
contatto
 
   
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA

 

CONDIZIONI SOCIO-CULTURALI E AMBIENTALI

 

   Via Popilia è una lunga arteria stradale, che si snoda per sei chilometri a N.E. della città di Cosenza e collega circa quaranta lotti di case popolari, divenendo così punto di riferimento per un intero e popoloso quartiere di periferia.

   La scuola Media "Fausto Gullo", che su di essa sorge, è intitolata a un eminente personaggio del recente passato cittadino. La zona, dai piani regolatori dell'immediato dopoguerra, era stata destinata ad area industriale. Invece, nel 1958, è divenuta centro di raccolta della fascia più povera della popolazione, proveniente dalle baracche lungo il fiume Crati, dal centro storico, dai casolari dei dintorni e da gruppi di zingari divenuti stanziali.

    Il quartiere è rimasto a lungo emarginato dal contesto urbanistico sociale della città per la presenza di un rilevato ferroviario che lo delimitava a Ovest e impediva gli scambi con gli altri quartieri.

   Ciò causava nella popolazione popiliana un'inquietudine, più o meno repressa, che si trasformava in una scarsa accettazione delle norme del vivere civile.

   Oggi la situazione va lentamente cambiando e la trasformazione ambientale è già abbastanza evidente, sia nel territorio, che nella composizione della popolazione. Al posto del vecchio binario c'è una sede stradale che collega i quartieri settentrionali della città con quelli a sud e ad est, e sono stati creati alcuni incroci, per la verità ancora scarsi e piuttosto pericolosi, che tuttavia hanno il merito di interrompere la ghettizzazione di Via Popilia.

   Inoltre sono sorte alcune costruzioni nuove che, dal punto di vista architettonico, valorizzano il territorio: la modernissima stazione ferroviaria, la nuova sede della Carical, della Motorizzazione civile, della Sip. In seguito, si è verificato l'insediamento di alcune cooperative edilizie che hanno promosso l'accesso di ceti più sviluppati e con reddito pro-capite più alto, facendo crescere numericamente ed economicamente la popolazione.

   Comincia così a rompersi l'isolamento geografico e morale, e pur tuttavia persistono molti pregiudizi e una certa diffidenza nei confronti di Via Popilia da parte del resto della cittadinanza. D'altra parte il quartiere rimane ancora depositario di tensioni sociali, di inquietudini morali, di contraddizioni economcihe, di inadempienze urbanistiche. Manca l'identificazione toponomastica delle strade trasversali, indicate con numeri e lotti, la stessa Via Popilia e le altre nuove sedi viarie parallele a Ovest e a Est sono strade a scorri­mento veloce, utilizzate per il solo transito della popolazione proveniente da altri quartieri.

  Le attività economiche si riducono di un terziario a volte a livello di sussistenza ; poche botteghe artigianali, piccole rivendite al dettaglio o ambulanti, riciclaggio di rottami vari, attività saltuarie. La maggiranza dei lavoratori opera al di fuori del quartiere e molto diffusa è la disoccupazione. In tal modo si registra un forte squilibrio economico tra pochi gruppi agiati e molti altri svantaggiati. E’ presente anche il ricorso ad attività illegali che coinvolgono i ragazzi in una morale del tutto distorta.

  Le famiglie rispecchiano tali condizioni di svantaggio socio-economico, influenzando negativamente lo sviluppo psicologico del preadolescente. Numerosi sono i nuclei familiari disgregati, con una forte crisi dei valori, con modelli di comportamento mediati passivamente dai mezzi di comunicazione di massa, con interessi culturali circoscritti ed elementari.

   Forte è anche l'incomprensione e la tensione tra le donne ansiose di affrancamanto economico e sociale, ma ancora in gran parte relegate al ruolo di casalinghe o donne-oggetto, e gli anziani arroccati in una mentalità arcaica e anacronistica. Di tali tensioni, è ancora il ragazzo a subirne le conseguenze più drammatiche con la dispersione scolastica prima, il lavoro minorile poi, e divenendo infine facile preda di droga e delinquenza.

   In questo contesto così difficile la comunità parrocchiale di Cristo Re, recentemente ristrutturata, cerca di operare in modo costruttivo all'organizzazione del tempo libero, mentre è la scuola Media "Fausto Gullo" che si pone l'obiettivo, forse ambizioso, ma necessario, di cambiare il quartiere attraverso i ragazzi. Essa, che ha il compito istituzionale della formazione integrale, si è fatta carico non solo dei bisogni prettamente didattico-educativi dei ragazzi, ma anche di quelli di promozione umana più ampia che l'ambiente non può offrire. La scuola media "Fausto Gullo" in questi ultimi anni ha iniziato, attraverso l'educazione dei ragazzi e la collaborazione dell'amministrazione comunale, un'evoluzione del quartiere che è una vera e propria rivoluzione, ed intende perseguirla nel futuro. Si è data, perciò, un'organizzazione più efficiente, privilegiando tecnologie di avanguardia, dotandosi di laboratori informatizzati per le diverse discipline, programmando attività extracurriculari per il tempo libero, visite guidate all'esterno e gemellaggi con i principali Paesi europei.

   Il Consiglio dei docenti, per tali fini educativi, programma anche l'utilizzazione della sala per la stampa computerizzata del giornalino della scuola (LA VOCE DI VIA POPILIA); dell'Auditorium per riunioni plenarie, rappesentazioni teatrali e cineforum; del campo scuola attrezzato, con misure regolamentari, per la pallacanestro, pallavolo, salto in lungo e in alto, corsa piana, calcetto. Tutte strutture create ex novo dalla nuova gestione della scuola.

 

  Nel periodo iniziale della scuola i consigli di classe, attraverso prove d'ingresso e di controllo, specie per gli alunni iscritti alla prima classe, accerteranno l'ambiente di provenienza, il grado di preparazione, i ritmi di apprendimento, il metodo di studio, gli interessi e le attitudini di ogni allievo, al fine di individuare fasce di capacità intellettive e strumentali ed elaborare di conseguenza dei percorsi personalizzati che permettano di individualizzare l'azione didattico-educativa.

Il Collegio dei docenti, tenuto conto dei programmi ministeriali individua i seguenti obiettivi:

1) educazione alla socializzazione;

2) educazione alla comunicazione;

3) sviluppo del senso artistico e della cratività;

4) Sviluppo delle capacità operative;

5) Rapporto Scuola-Famiglia;

6) Maturità della coscienza di sè delle proprie tendenze e delle aspirazioni e vocazioni;

7) Presa di coscienza e igiene del proprio corpo.

 

EDUCAZIONE ALLA SOCIALIZZAZIONE

  L'educazione alla socializzazione è uno degli obiettivi principali della formazione del preadolescente, ma diventa di primaria importanza per un quartiere come quello di Via Popilia dove sorge la scuola. Essa deve guidare all'acquisizione di un sistema di valori che rendano il ragazzo capace di utilizzare le proprie potenzialità, mediando modelli di comportamento e partecipando creativamente alla vita comunitaria.

  Il processo di socializzazione che inizia nella scuola si pone degli obiettivi graduali: il superamento di certi atteggiamenti antisociali che riconoscono nel compagno solo l'avversario. Infatti, il ragazzo arriva a scuola portandosi appresso, il più delle volte, un malessere sociale che appartiene all'intero quartiere; un'aggressività che non è solo propria della sua età evolutiva, ma deriva anche dall'abitudine al farsi giustizia da sè; una diffidenza verso gli altri, che lo porta a voler prevalere, rifiutando la collaborazione reciproca; un'insofferenza verso ogni forma di disciplina e autocontrollo.

   La scuola intende, nel corso del triennio, raggiungere la maturazione globale della personalità dei ragazzi; l'accettazione di sè; la costruzione della propria identità e del proprio ruolo; la consapevolezza delle proprie attitudini, ai fini dell'orientamento; la capacità di operare scelte responsabili; l'abitudine al costume democratico nel rispetto e nella tolleranza anche del diverso, appartenente a minoranze etniche o religiose o partatore di handicap.

    Per realizzare tali fini educativi, la scuola avvia i ragazzi alla manifestazione del proprio mondo interiore e alla discussione ordinata e meditata, fin dal primo momento. Quindi, li guida all'approvazione di regolamenti interni, modellati sulla Costituzione Italiana, per abituarli a un sistema di vivere civile e democratico e all'autocontrollo della propria esuberanza. Infine,adotta espedienti anche esteriori e simbolici, ma importanti, come la divisa per gli alunni/e e la bandiera dell'Istituto "Fausto Gullo", o altri più interiorizzanti, come il principio della lealtà di classe, di corso, di lingua e il lavoro di gruppo, per stimolare il senso di appartenenza e di identità, di collaborazione reciproca e di uguaglianza.

   Ampio spazio è lasciato allo sport, durante la ricreazione all'aperto, come momento di aggregazione e di confronto, attraverso campionati di istituto appositamente creati e come mezzo per la liberazione della naturale aggressività nel rispetto di regole e di norme.

La scuola intende così porsi come una vera e propria comunità educante a vari livelli.


RAPPORTO SCUOLA - FAMIGLIA

    Il rapporto tra la scuola e la famiglia risente molto delle condizioni socio-culturali ed economiche dei nuclei familiari. In generale gli incontri sono tutt'altro che frequenti ed efficaci. Tuttavia, col passare degli anni, da una posizione di scontro, di conflittualità o di indifferenza, grazie all'incisività dell'azione didattica ed educativa della scuola sui ragazzi, si è passati ad un miglioramento dei rapporti e in molti casi si è instaurato un clima di fiducia e stima reciproca così la scuola e la famiglia, ognuno nel proprio ruolo specifico, operano in collaborazione sempre più motivata per la maturazione interiore dei ragazzi.

    Ciò nonostante, perdura il fenomeno della dispersione scolastica, collegato a quello del lavoro minorile, anche se con punte inferiori rispetto al passato. Per combatterlo,la scuola interviene sia didatticamente, sia avvalendosi dell'opera di una équipe di assistenti sociali. Tuttavia, è nel miglioramento del rapporto scuola-famiglia il nucleo centrale di tale recupero, della formazione integrale dei ragazzi, della loro promozione umana e sociale. La scuola intende migliorarlo, ricorrendo a tutte le occasioni e a tutti i mezzi che sono previsti e che sono possibili: dai colloqui personali, agli incontri comunitari, cercando di realizzare sempre una comunicazione basata sul confronto e sull'aiuto reciproco, impegnandosi a coinvolgere i genitori anche nella realizzazione dei progetti extracurriculari.

 

EDUCAZIONE ALLA COMUNICAZIONE

    L'educazione alla comunicazione muoverà dall'analisi del contesto sociale,economico e culturale, istituzionale, organizzativo, all'interno del quale si colloca la scuola, lavorano i docenti, vivono e apprendono gli alunni e proseguirà con l'esame:

1)delle precedenti esperienze scolastiche degli allievi;

 

2)delle caratteristiche cognitive di ingresso, cioè:

a) i prerequisiti dell'apprendimento;

b) i codici linguistici;

c) gli stili cognitivi.

 

3) dalle caratteristiche socio-affettive d'ingresso degli alunni e in particolare:

a) disposizione affettiva verso le materie;

b) disposizione affettiva verso la scuola;

c) atteggiamento verso se stessi rispetto all'apprendimento. Pertanto, obiettivi che la scuola sì pone sono:

1) che gli alunni migliorino le proprie capacità produttive e ricettive sia orali che scritte, con l'acquisizione di un linguaggio chiaro, appropriato e corretto;

2) che conoscano ed usino i diversi linguaggi settoriali verbali e non verbali, i codici, i sistemi sostituitivi, i segni, i simboli. 3) che sviluppino le capacità relazionali e collaborative.

 

SVILUPPO DEL SENSO ESTETICO E DELLA CREATIVITA'

   L'educazione estetica in generale, interessa la comprensione di linguaggi diversi come quello musicale,grafico, pittorico letterario ecc....

   Essa si propone in primo luogo un fine educativo ben preciso: quello, di orientare il ragazzo ad acquisire una capacità critica finalizzata a superare il condizionamento e la massificazione (o appiattimento) causati dai mezzi di comunicazione di massa; in secondo luogo quello di sensibilizzare il preadolescente al gusto del bello, dell'armonia formale, della compitezza armonica delle parti e alla ricerca di uno stile personale.

   I risultati che si ottengono con lo sviluppo del senso estetico sono i seguenti:

1) renderne consapevole il ragazzo della polivalenza della realtà;

2) che acquisisca la capacità di saper cogliere il bello non solo nelle forme naturali ed artistiche, ma anche come essenza e contenuto delle cose, delle azioni, dei sentimenti, dei pensieri;

3) che acquisisca il senso dell'ordine, la capacità di disporre opportunatamente dello spazio e del tempo, l'ordine, l'armonia delle cose, la proprietà delle espressioni esteriori,;

4) che affini il proprio gusto nelle scelte per la ricerca di uno stile personale;

5) che attraverso la lettura di opere pittoriche o letterarie e l'ascolto di brani'di musica si accosti con maggiore consapevolezza al patrimonio artistico e culturale dell'uomo;

6) che sappia esprimere il proprio comportamento non in base a modelli, ma in relazione al gusto personale;

7)che attraverso il linguaggio verbale, musicale, gestuale, pittorico ecc. . .sappia estrinsecare il proprio mondo interiore;

8)che acquisisca le tecniche più elementari come base per mettere in atto le istanze della propria creatività e fantasia.

 

SVILUPPO DELLE CAPACITA' OPERATIVE

    Per realizzare l'obiettivo fondamentale dell'educazione alla operatività, è indispensabile che il ragazzo sviluppi il proprio patrimonio di attitudini ed acquisisca capacità che gli consentano non solo di operare con consapevo= lenza e competenza, ma anche di comprendere e dominare la realtà che lo circonda.

      Nell'esercizio dell'operatività, il lavoro, che non va inteso come semplice manualità, assume un valore didattico e formativo fondamentale, soprattutto se favorisce attività di tipo problematico che scaturiscono da esigenze individuali e collettive.

    Il ragazzo deve, inoltre, acquisire la coscienza di quello che è il lavoro nella sua evoluzione storica, nei suoi aspetti organizzativi, economici e tecnologici, nei suoi rapporti con la società e,quindi, con la vita di ciascuno.

   Il raggiungimento degli obiettivi prefissati richiederà necessariamente l'attuazione di un metodo didattico che stimoli l'interesse di ciascun allievo e favorisca la sua diretta partecipazione ad esperienze di ricerca e di intervento che gli insegnanti promuoveranno nelle forme più opportune.

   A fine triennio, il Collegio dei docenti si attende di aver conseguito i seguenti risultati:

1) che il ragazzo abbia acquisito gradatamente le capacità di osservare e di descrivere la realtà circostante;

2) che abbia sviluppato la capacità di rilevare dati, valutare risultati, confrontare fenomeni riconducibili ad uno stesso modello;

3) che abbia maturato comportamenti corretti nei riguardi di strumenti operativi specifici ed un uso ragionato della propria manualità;

4) che abbia acquisito un metodo di studio e di lavoro che gli consenta di formulare ipotesi, analizzare problemi e ricercare soluzioni;

5) che abbia acquisito la capacità di comunicare attraverso l'uso dei vari linguaggi e codici non verbali;

6) che abbia sviluppato le proprie capacità critiche, analitiche e sintetiche.

 

PRESA DI COSCIENZA E IGIENE DEL PROPRIO CORPO

   E' fondamentale, sia a livello personale che sociale, essere consapevoli del proprio corpo, averne cura e rispetto, mantenerlo in perfetta forma ed efficienza. Poichè a tale risultato non si può giungere senza avere un'adeguata conoscenza di se stessi e del proprio ambiente, gli obiettivi che ci si propone di conseguire sono:

1) che gli allievi conoscano l'anatomia e la fisiologia del corpo umano;

2) che, attraverso il contributo e l'esercizio equilibrato del movimento e dello sport, disciplina in grado di rispondere ai bisogni del fisico in formazione e di correggere eventuali disarmonie dello sviluppo, tendano a raggiungere uno stato di benessere psico-fisico che è al fine primario della prevenzione;

3) che acquisiscano una coscienza sanitaria, agendo continuamente su loro stessi per auto-educarsi, sforzandosi di attuare le norme apprese: in particolare conoscenza dell'ordinamento sociale sanitario, delle regole di una corretta igiene personale ed alimentare, dell'ambiente in cui l'uomo vive e degli aspetti positivi e negativi del suo intervento sull'ambiente stesso.

 

MATURAZIONE DELLA COSCIENZA DI SE', DELLE PROPRIE ASPIRAZIONI E VOCAZIONI (orientamento).

    Per una scelta consapevole da parte degli allievi della carriera da intraprendere in futuro, viene proposto un itinerario che presenta uno sviluppo triennale di obiettivi didattici.

   Tali obiettivi si articoleranno secondo tre aree disciplinari: linguistico-espressivo, storico-sociale, tecnico-scientifico; le cui finalità saranno formulate secondo un criterio progressivo di sviluppo che terrà conto soprattutto dell'evoluzione psico-fisica e di apprendimento dell'allievo.

    Poiche' variano le prestazioni dell'allievo nel corso del triennio, ad ogni finalità orientativa verrà affiancata una finalità logico-educativa.

    Alle suddette finalità si affiancheranno gli obiettivi generali che si intendono conseguire. La realizzazione di tali obiettivi sarà basata su tre filoni problematici differenti, uno per anno: la famiglia, rapporto uomo-ambiente, civiltà, autoorientamento.

    Gli obiettivi generali a loro volta saranno scomposti in obiettivi specifici e questi in obiettivi operativi, a cui si affiancheranno prove di verifica.

    Risultati attesi:

1) a confermare la loro condotta ai principi della vita democratica, in prospettiva di un futuro inserimento nel contesto sociale;

2) a porsi in un atteggiamento problematico di fronte al sapere;

3) presa di coscienza di tutte le potenzialità personali con particolare sviluppo di quelle tendenze (ed aspirazioni) peculiari;

4) consapevolezza del proprio modo interiore e capacità di discernere e apprezzare il valore della propria persona in rapporto al mondo circostante

5) raggiungimento di una propria responsabile autonomia;

6) acquisizione di capacità decisionali e possibilità di operare delle scelte precise e di avere idee ed opinioni proprie;

7) coeranza d'azione come superamento di atteggiamenti contraddittori e insicuri propri dell'età.

 

CONTENUTI E METODOLOGIE

 

    Per quanto riguarda la scelta dei contenuti, essa sarà effettuata da parte dei consigli di classe e risponderà ai seguenti requisiti: -significatività, in funzione del reale e del vissuto degli uomini; -interesse, in funzione della situazione psicologica, dell'alunno, delle sue esigenze e dei suoi interrogativi;-interdisciplinarità, volta "all'acquisizione di un sapere articolato e insieme unitario";-validità, in funzione degli obiettivi da raggiungere.

    Perchè il procedimento metodologico possa essere valido ed incisivo,è necessario che i contenuti culturali siano aderenti alle reali capacità degli allievi e rispondano al criterio della multidisciplinarità. All'interno delle singole discipline, si adotterà il metodo ciclico aspirale.

    E' chiaro che non si dovrà essere solo del nozionismo,ma si punterà sulla qualità delle nozioni.

    La scuola media è infatti formativa e quindi, le conoscenze delle singole discipline dovranno concorrere all'unitarietà del sapere ed essere finalizzate alla crescita morale, spirituale, affettiva, culturale, sociale e civile di ogni alunno.

    Nella formulazione dei piani di lavoro, i Consigli di Classe terranno presenti i seguenti criteri:

-obiettivi a breve termine e verificabili;

-attività;

-metodi;

-mezzi e materiali;

-tempi di attuazione;

-modalità di verifica;

-risultati attesi e criteri di valutazione.

    Fra i vari metodi didattici, saranno adottati quelli empirici e quelli scientifici. Si farà anche largo uso del metodo di ricerca e si abitueranno gli allievi alla costante problematizzazione e alla formulazione di ipotesi di lavoro che sorgeranno via via, sia dalla presa di coscienza della realtà, sia dal desiderio di approfondire i vari argomenti.

 

 

MEZZI E STRUMENTI

   Per i mómenti operativi dell'apprendimento, possono essere utilizzati i seguenti mezzi e strumenti:

1)Visite a stabilimenti industriali, musei, monumenti pubblici, aziende agricole, botteghe artigiane;

2)piena utilizzazione dei mezzi di comunicazione di massa (quotidiani, radio, televisione);

3)uso degli audio-visivi (registratore, proiettore di films e diapositive, episcopio, lavagna luminosa) e di tutti i mezzi scientifici e tecnici a disposizione della scuola;

4)uso della biblioteca d'Istituto, degli strumenti musicali e di tutti gli altri materiali didattici in nostro possesso.

 

VERIFICA E VALUTAZIONE

    Data per scontata la conoscenza della realtà, la scelta degli obiettivi, l'individuazione dei contenuti e delle opportune metodologie, si passa a stabilire gli strumenti di verifica, atti a promuovere una valutazione serena ed obiettiva e quanto più aderente alla realtà dell'alunno, tendente alla valorizzazione degli aspetti positivi, anche minimi, più che alla sottolineatura dell'errore.

    Al di là della specificità delle singole discipline, per le quali si utilizzeranno le voci della scheda sperimentale, i consigli di classe terranno presenti i seguenti criteri comuni:

1) la valutazione avverrà sempre in relazione alla condizione di partenza degli alunni, tenendo conto anche delle difficoltà di natura personale e sociale in cui taluni di essi potrebbero venirsi a trovare;

2) si darà la prevalenza, nel giudicare positivamente l'alunno, all'acquisir zinne di metodi ed abilità, piuttosto che al possesso mnemonico di nozioni.

3) si terranno in considerazione l'impegno e la produttività con cui ciascun ragazzo avrà partecipato alle attività didattiche, l'efficacia con cui saprà usare gli strumenti espressivi ed operativi, lo sviluppo di positivi comportamenti relazionali.

    La valutazione dovrà acquistare, altresì, un carattere orientativo, dovrà cioè fornire all'alunno un quadro serenamente obiettivo delle sue attitudini e delle sue capacità attuali e potenziali.

    Il sistema valutativo si avvarrà di molteplici strumenti di verifica e prove di controllo che costituiranno momenti essenziali di analisi del processo formativo dell'alunno.

    Le prove di verifica dovranno eserre valide, tali cioè ad evidenziare il conseguimento di un obiettivo, chiare e coerenti con il lavoro effettivamente svolto, graduali a livello di difficoltà.

    Verifica e valutazione consentiranno, inoltre, di accertare la validità delle metodologie didattiche ed educative attuate o, eventualmente, di modificarle, predisponendo nuove e più efficaci strategie.

 

  COLLEGIO DEI DOCENTI

    Il Collegio dei docenti decide di non programmare corsi di aggiornamento per gli insegnanti, ritenendo molto più efficace l'auto-aggiornamento inteso come interscambio di esperienze didattiche e riflessioni su di esse. I docenti decidono, altresì, di non programmare corsi di recupero, ritenendo che il recupero dei ragazzi meno preparati vada fatto durante l'azione didattica quotidiana.

    Per quanto riguarda, poi le iniziative di sostegno e di integrazione scolastica, esse verranno svolte nel corso dell'anno scolastico, durante le normali attività didattiche programmate.

.

    CONSIGLIO DI ISTITUTO

Il Consiglio di istituto, nel quadro della partecipazione degli alunni ad attività di carattere culturale, artistico e sportivo, ha approvato, per l'anno scolastico 1984/85 e l'ha confermato per gli anni successivi la seguente programmazione:

1) partecipazione degli alunni ai Giochi della Gioventù;

2) partecipazione alle attività teatrali e cinematografiche di rilievo le cui spese sono a carico degli alunni;

3) visite guidate ad aziende operanti nella provincia, programmate dai consigli di classe;

4) gita di istruzione per le terze classi da uno a cinque giorni su proposta dei consigli di classe e deliberazione del Collegio dei docenti le cui spese vanno coperte con eventuali contributi di enti esterni e/o contributi degli alunni partecipanti;

5) partecipazione a manifestazioni culturali di interesse educativo.

 

 

 
 
INDICE
Introduzione del Preside
Prove di ingresso classe I
Schema di ricerca sulla famiglia
Prove di verifica classe II
Prove di verifica classe III
Progetti didattici trimestrali
ITINERARI DIDATTICI
Educazione musicale
Geografia
Scienze matematiche
Storia
Educazione artistica
Educazione tecnica
PROGETTO EDUCATIVO
Programmazione educativa
Regolamento di classe
Regolamento d'istituto
 

Nessuna parte di questi lavori può essere riprodotta in nessun modo o forma senza il permesso dell' Autore.
Contattando l'Autore, i manuali di storia potranno essere disponibili per farne testi per le scuole.

   
 

Franco Felicetti, Storia - 2023 © All rights reserved

credits